MARTA E OLMO

Mutamento Zona Castalia presenta
MARTA E OLMO
drammaturgia e regia Giordano V. Amato
con Amandine Delclos e Andrea Chiapasco

Siamo felici di ospitare una compagnia storica torinese, ancor di più di ospitarla in una delle ville più belle del festival. Ascolterete, e crediamo ne sarete rapiti, una delle storie più belle e meno conosciute del ‘900 avvolti dai bellissimi alberi del giardino di Villa Montelisi.
Nel 1915, nel corso della Grande Guerra, nei territori di confine tra Italia e Austria, il cammino del piccolo Olmo, figlio di un’italiana e di un austriaco, incontra quello di Marta, giovane portatrice. Marta conosce la prima linea e, come una novella Antigone, seppellisce i poveri corpi abbandonati, a qualunque schieramento appartengano.
Gli studi prodotti sulla Grande Guerra negli ultimi anni hanno fornito indagini su aspetti in precedenza trascurati; si pensi all’impatto che la guerra ebbe sulla popolazione civile e al ruolo che quest’ultima, sotto la spinta di una mobilitazione di massa da cui nessuno poté sottrarsi, venne ad assumere all’interno degli ingranaggi della macchina bellica. Lo spettacolo racconta il ruolo degli adolescenti e delle donne durante il conflitto, ponendo l’accento sulla straordinaria “pagina” delle portatrici carniche, scritta tra l’agosto del 1915 e l’ottobre del 1917, e forse unica nella storia dei conflitti armati.